€ 50 Mld dal PNRR 2023

49,6 miliardi di impatto sul PIL; 52,9 miliardi di redditi delle famiglie; 15,1 miliardi di entrate fiscali; oltre 700.000 nuovi posti di lavoro. Questi sono gli effetti del PNRR sull’economia italiana nel 2023 secondo un’analisi di OpenEconomics.

Lo studio, che ha esaminato i 21,1 miliardi di spese dei fondi PNRR del 2023 limitati all’effetto dei cantieri, conferma che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha avuto un impatto significativo, contribuendo notevolmente alla crescita economica del paese.

Lo studio di OpenEconomics evidenzia come i 21,1 Mld di spesa del PNRR 2023 abbiano generato – grazie ad un moltiplicatore di 2,35 – un valore aggiunto di 49,6 miliardi di euro, pari al 2,55% del PIL totale. Tra gli altri effetti: la creazione di 700.000 posti di lavoro equivalenti a tempo pieno (Etp); 15,1 Mld di entrate fiscali, di cui 13,7 Mld di imposte dirette e 1,4 Mld di imposte indirette; 52,9 Mld di redditi delle famiglie. Il calcolo tiene conto non solo degli effetti diretti degli investimenti, ma anche di quelli indiretti e indotti, fornendo una visione completa dell’impatto del PNRR sull’economia. Il PNRR si conferma come uno strumento fondamentale per sostenere la crescita economica italiana in un contesto economico e geopolitico sfidante. Se nei prossimi anni l’impatto del PNRR dovesse mantenersi su questi livelli, potrebbe portare a una crescita più robusta nel medio termine, sarà quindi cruciale valutare quanto di questo impatto si tradurrà in miglioramenti strutturali dell’economia italiana nel lungo termine.

Ripartizione territoriale: la spesa di 21,1 Mld è avvenuta al 60% nel Centro-Nord e al 40% nel Sud

A livello regionale la Lombardia è in testa, seguita da Lazio e Campania.  La Lombardia si conferma al vertice con un valore di € 9,6 Mld, rappresentando il 49% del totale nazionale dell’impatto del PNRR sul PIL; segue il Lazio con € 5 Mld (26%) e la Campania con € 4,5 Mld (23%). Il Veneto e l’Emilia-Romagna completano la top 5, rispettivamente con €4,3 Mld (22%) e € 4Mld (21%). Piemonte e Sicilia si attestano entrambe al 17%, seguite da Toscana (16%) e Puglia (15%). Le regioni del Centro-Sud occupano le posizioni intermedie, con Marche, Sardegna, Liguria, Calabria e Abruzzo tutte al 6%. Il Friuli Venezia Giulia si posiziona al 5%. In coda alla classifica troviamo le regioni più piccole: Umbria, Alto Adige e Trentino al 3%, Basilicata al 2%, mentre Molise e Valle d’Aosta chiudono la graduatoria con l’1% ciascuna. Questi dati evidenziano una netta predominanza del Nord, in particolare della Lombardia.

A livello provinciale, ecco le prime dieci: Milano guida con € 4,3 Mld, seconda Roma con € 4,1 Mld, e terza Napoli con € 2,4 Mld; a seguire, Torino con € 1,8 Mld, Bari con € 1,1 Mld, Bologna con € 1 Mld; la classifica continua scendendo sotto il miliardo di impatto con Firenze con € 997 Mln, Salerno con € 870 Mln, Palermo con € 854 Mln, Padova con € 852 Mln.

La metodologia

Scopo: Stimare quantitativamente e qualitativamente gli effetti degli investimenti attivati dal PNRR sul sistema economico nazionale attraverso un insieme ordinato di analisi rigorose in modo da favorire un dibattito più consapevole e costruttivo su una risorsa critica per l’economia Italiana.

Obiettivo: Analisi degli impatti socioeconomici diretti, indiretti e indotti sull’economia a livello provinciale, regionale e nazionale dei fondi PNRR spesi nel 2023.

Metodologia e data set: Lo studio degli impatti di un investimento in una determinata area economica ha l’obiettivo di trasformare il punto di vista dei promotori del progetto in quello di coloro che ne ricevono costi e benefici, diretti e indiretti.

Tale analisi mira a stimare gli impatti dell’investimento in termini monetari, sintetizzati in un set di indicatori di prassi tra cui i principali sono il Prodotto Interno Lordo (PIL), l’Occupazione, i Redditi delle famiglie e il Gettito fiscale.

Lo strumento per la stima quantitativa di tali grandezze è la Matrice di Contabilità Sociale (Social Accounting Matrix – SAM), che fornisce una rappresentazione dell’economia basata sui dati statistici nazionali (fonte ISTAT, Eurostat e OECD) consentendo di simulare il comportamento delle catene del valore di una regione economica in reazione ad uno stimolo di spesa.

Per applicare questa metodologia di analisi al PNRR, sono state contabilizzate tutte le relative spese – limitate all’effetto del cantiere dei fondi spesi nel 2023 – ed utilizzate come stimolo del modello economico per quantificare il contributo diretto, indiretto e indotto sul PIL e sull’occupazione.

Dati: OpenPolis – Elaborazione: OpenEconomics – Aggiornamento: giugno 2024

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