Sfiora i 180 milioni di euro l’impatto economico diretto, indiretto e indotto dei concerti di Taylor Swift a Milano. È quanto emerge da un’analisi di OpenEconomics sui dati della Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza. Oltre 85 milioni sono il contributo al Pil di Milano e provincia con la generazione di 34 milioni di euro di entrate per l’erario. Il contributo occupazionale è di 1.200 posti di lavoro.
L’ufficio studi della Confcommercio di Milano, Lodi, Monza e Brianza ha stimato che ognuno dei 128.000 Swifties (i fan di Taylor Swift) presenti a San Siro per i concerti della cantante statunitense ha speso in media: 538,1 € per l’alloggio; 317,1 € per la ristorazione; 220,7 € per i biglietti del concerto; 27,6 € per trasporto e parcheggio. Il totale equivale a una spesa diretta superiore a 141 milioni di euro.
Considerando che dei biglietti venduti solo una minima parte è andata ad alimentare l’economia locale (ipotizziamo il 10%). L’impatto economico diretto, indiretto e indotto di questo week end sulla produzione industriale e di servizi per l’economia milanese sfiora i 180 milioni di euro, di questi oltre 85 milioni sono il Prodotto Interno Lordo generato dalla cosiddetta Swift Economy.
A livello nazionale sono oltre 600 i milioni generati dall’impatto complessivo sulla produzione con circa 290 milioni di PIL creato dalla spesa derivante dagli avventori dei concerti. Questi effetti sono in grado di generare redditi da lavoro tali da garantire a Milano oltre 1.200 unità di lavoro Etp (Equivalenti tempo pieno) annuali, mentre in tutta Italia sono oltre 3.870. Le entrate fiscali garantite dal giro d’affari generato dai concerti sono di circa 115 milioni di euro in tutta l’Italia, nella sola provincia di Milano sono invece pari a 34 milioni di euro. L’analisi di OpenEconomics è stata realizzata a luglio 2024 con la metodologia della Matrice di Contabilità Sociale. Una storia interessante che racconta come un evento sia un volano per l’economia come ha ripreso Media Trends